Rilassamento

Sabato 19 Gennaio 2013 10:47
Il nostro stile di vita crea tensioni. Preoccupazioni, paure, ansie tengono continuamente sotto pressione la mente, il sistema nervoso e il sistema immunitario. Se non facciamo niente per contrastare questo invisibile nemico che corrode corpo e mente dall’interno, rischiamo di perdere l’equilibrio mentale e la salute. Il consumo di pillole antidepressive è in continuo aumento, ma questo anzichè essere la risoluzione del problema, diventa un ulteriore causa di malessere. L’unica vera soluzione per contrastare le ansie della vita può partire solo da noi, dal nostro cuore, dalla nostra interiorità.
Lo yoga ci insegna il metodo per imparare a rilassare corpo e mente e per contrastare l’azione corrosiva della vita, in modo da poter finalmente vivere a pieno la nostra esistenza.
Con il rilassamento impariamo a eliminare le tensioni psico-fisiche e poniamo le basi per iniziare il percorso conoscitivo che, attraverso la meditazione, ci permette di conoscere la parte più nascosta della nostra mente e il funzionamento del nostro corpo.
La felicità e la completezza della vita sorgono da questa conoscenza intima e danno nuova luce e speranza al nostro futuro.

La fine del mondo

Venerdì 21 Dicembre 2012 17:36
La vera fine del mondo è la fine del “mio mondo”, il mio mondo interiore con i suoi condizionamenti, abitudini, paure, rigidità, egoismi; è il mondo che mi impedisce di aprirmi alla vera realtà, mi impedisce di respirare la libertà interiore, mi impedisce di realizzare il mio vero sé e di amare gli altri.
Questo è il mondo che dovremmo voler distruggere, per far sorgere il nuovo mondo anche fuori.

Vichara

Mercoledì 19 Dicembre 2012 17:17
Durante la pratica della meditazione, di qualunque tecnica di meditazione, si manifesta spontaneamente uno stato mentale che sorge dai condizionamenti inconsci (samskara), che separa la mente in due differenti entità: il soggetto che pratica la meditazione – e il soggetto che osserva l’atto del meditare e che è in attesa di riceverne i frutti.
Da questa dualità della mente non può scaturire lo stato di silenzio che dovrebbe essere il frutto della pratica meditativa. L’ego viene nutrito da questa dualità e continua ad essere egli l’artefice della pratica della meditazione.
La meditazione praticata in questo modo non riesce a forare il muro dell’ignoranza interiore e la coscienza resta prigioniera dei meccanismi psicologici della mente.
Nella pratica del Vichara, la pratica della presenza interiore, invece, non c’è più l’atto del meditare e scompare la dualità; così, quando il gruppo di praticanti è sostenuto dalla divina Shakti, veicolata dalla presenza di un canale da lei scelto, le menti di tutti i partecipanti sono guidate silenziosamente da questo potere superiore verso l’esperienza interiore.
Questa esperienza non è improvvisa o eclatante, ma si manifesta dolcemente, quasi timidamente, come lo sbocciare della rosa.

Percezioni conscie e inconscie

Sabato 17 Novembre 2012 16:47
Ciò che noi, un po’ superficialmente, chiamiamo “La realtà”, non è altro che l’insieme delle percezioni che riusciamo a percepire coscientemente dagli organi di senso.
Tali percezioni, però, sono molto maggiori ma non sono raccolte dalla coscienza e restano sepolte nell’inconscio.
Il percorso della meditazione ci permette di aumentare e migliorare la nostra capacità percettiva, così iniziamo a “sentire” cose che prima non potevamo ricevere a livello conscio.
Il percorso interiore, se portato avanti seguendo il giusto insegnamento, ci permette quindi di espandere sempre più la nostra conoscenza della “realtà” fino a poterla trascendere per entrare in contatto con i mondi soprasensibili.

La mente è come una scimmia

Domenica 17 Giugno 2012 12:09
La mente è come una scimmia, ama saltare continuamente da un ramo all’altro, è sempre agitata ed insoddisfatta, è sempre alla ricerca di novità, emozioni forti, conoscenze nuove che ama divorare velocemente e che poi non digerisce, è maligna, invidiosa, scaltra.
Chi si affida a lei è sicuro di non conoscere la pace e la gioia durature.
Lei è solo uno strumento, come un braccio; va usata ma non deve essere promossa a governare la nostra vita, altrimenti ci porterà alla confusione e all’irrequietezza croniche.
Lo yoga è lo strumento che ci consente di addomesticare gradualmente questa scimmia per renderla ciò che deve essere: il nostro caro micio addomesticato.

La forza cosmica di Maya

4 giugno 2012. Il Brahman si manifesta nella nostra vita attraverso la forza duale di Maya. Duale perché certe volte ci aiuta nel percorso e altre volte ci ostacola. La forza che nasce dal gruppo e dalla meditazione ci permette di discriminare fra ciò che ci aiuta e ciò che è di ostacolo. La forza interiore (Virya) è quel carburante che ci permette di coltivare ciò che aiuta, scartando sempre più quello che ostacola il graduale processo interiore della maturazione della Coscienza.